L’ernia discale nel bassotto è una patologia molto frequente, infatti si tratta di una razza condrodistrofica – in cui la degenerazione dei dischi intervertebrali avviene precocemente – e con una biomeccanica della colonna particolare a causa degli arti corti e della schiena lunga che viene molto sollecitata da salti, scale e movimento. Possiamo dire che questo è un “caso classico”.
Il caso viene illustrato con la storia clinica e fisioterapica, le immagini e i filmati.
Segnalamento Sophie, bassotto, femmina sterilizzata di 4 anni.
Anamnesi Improvvisamente mentre è in casa comincia ad avere problemi deambulatori con gli arti posteriori. Il veterinario curante tratta con antinfiammatori e mette in guardia il proprietario di riportare il cane se si presenta un peggioramento. Inizialmente Sophie migliora, ma nel giro di un giorno ha un peggioramento improvviso. Il veterinario curante invia l’animale in urgenza al centro veterinario di referenza di neurologia, dove arriva paraplegica senza sensibilità profonda.
Il referto della risonanza magnetica eseguita riporta: “Si evidenzia estrusione discale T10-T11 a sede laterale sinistra determinante significativa compressione midollare. I restanti DIV (dischi intervertebrali) appaiono degenerati a vario grado in assenza di ulteriori paratopie discali di rilievo clinico. Diagnosi: estrusione discale T10-T11 [...]” Clinica Veterinaria Valdinievole
- 2° giorno: urinazione spontanea, lievi movimenti spontanei PD
- 5° giorno: movimenti spontanei di entrambi i posteriori
- 6° giorno: movimenti in acqua con lieve guida, si mette spontaneamente in stazione
- 8° giorno: cammina sola in acqua
- 9° giorno: fuori dall’acqua compie alcuni passi
- 13° giorno: cammina fuori dall’acqua per tratti lunghi, si presenta molto scoordinata
- 22° giorno: comincia ad affrontare tratti di slalom e piccoli ostacoli