La poliradicoloneurite acuta canina è una neuropatia periferica considerata l’equivalente canino della polineuropatia acuta umana definita “Sindrome di Guillain-Barré”. Veniva anche chiamata “paralisi del cane da caccia al procione” poiché si rilevava con un’incidenza percentualmente maggiore in questi cani, a seguito del contatto, tramite morso, con la saliva del procione.
La poliradicoloneurite acuta è però presente in molti altri paesi del mondo, compresa l’Italia, ed è in aumento come altre patologie autoimmuni. Si manifesta molto spesso a seguito di vaccinazioni, soprattutto quella contro la rabbia, ad infezioni virali, protozoarie o batteriche.
L’ipotesi più accreditata è quindi quella per cui il sistema immunitario reagisca a un qualche stimolo esterno (che può essere anche non identificato) e produca auto-anticorpi che vanno ad attaccare la mielina, una guaina che ricopre i nervi, e le placche nervose in cui si trasmette l’impulso dai nervi ai muscoli.
I primi segni clinici compaiono di solito negli arti posteriori con una paralisi improvvisa, successivamente si ha una progressione rapida ascendente che coinvolge tronco, arti anteriori, collo e testa; più raramente l’insorgenza è inversa. Generalmente la fase di peggioramento della malattia dura circa 5 giorni, anche se può prolungarsi fino od oltre i 10.
Il grado di progressione dei sintomi è variabile: alcuni cani rimangono tetra-paretici ma continuano ad avere movimenti volontari in tutti e quattro gli arti per tutta la durata della malattia; altri mostrano una paralisi completa di tutte le zampe, incapacità di tirare su testa e collo e sviluppano una grave compromissione respiratoria conseguente alla paralisi dei muscoli intercostali e del diaframma. In quest’ultimo caso può avvenire una paralisi respiratoria completa con possibili crisi respiratorie anche mortali se non viene eseguita una ventilazione artificiale, pertanto si ritiene necessario tener ricoverati glia nimali colpiti da polineurite in terapia intensiva durante la progressione dei sintomi.
L’esame neurologico mostra generalmente nelle prime fasi della malattia una iporiflessia o un’ariflessia e un’ipotonia o atonia generalizzata; l’animale diventa spesso afono o comunque si ha una variazione dei normali vocalizzi. Un’altra caratteristica di questa malattia è il possibile aumento della sensibilità o di vero e proprio dolore alla manipolazione del tronco e degli arti.
L’atrofia muscolare di origine neurogena è sempre presente, e si instaura molto velocemente. I cani possono sviluppare anche una paresi o una paralisi facciale bilaterale. La maggior parte degli animali rimangono vigili, possono scodinzolare, continuano a bere e mangiare e sono capaci di urinare e defecare in maniera autonoma; alcuni cani non urinano spontaneamente nelle prime fasi della malattia.
Una volta che la fase progressiva della poliradicoloneurite acuta è terminata il cane raggiunge una stabilità nel grado di paresi o paralisi, per un periodo che varia da 2-3 settimane fino a 4-6 mesi. La durata dei segni clinici sembra correlarsi alla gravità della paresi o paralisi presente al momento in cui la fase di progressione della malattie è terminata. Più è grave la paresi o paralisi, più il tempo di recupero sembra essere lungo.
Non si sviluppa l’immunità a questa malattia che può presentarsi diverse volte in un cane che continua ad entrare in contatto con l’agente scatenante.
La poliradicoloneurite acuta va differenziata da altre patologie neurologiche gravi come botulismo, paralisi da zecche e myasthenia gravis fulminante.
Un’intensa fisioterapia è fondamentale nella gestione della neuropatia; permette di ridurre l’atrofia muscolare neurogena e di mantenere la mobilità articolare. Un cambio frequente di decubito e un rivestimento della cuccia con materiale morbido sono essenziali per prevenire l’insorgere di piaghe da decubito.
La maggior parte dei cani con la polineuroradicolite acuta recupera completamente sebbene, nei cani colpiti in maniera più grave, possano residuare dei blandi deficit neurologici. La durata dei segni clinici varia da diverse settimane nei cani affetti lievemente o moderatamente, fino a 4-6 mesi nei cani con i quadri più gravi.
Tra i video che ho pubblicato c’è un interessante caso di polineuropatia in un gatto, con il suo andamento durante la fisioterapia.
Il gatto, FIV positivo, venne portato dopo che era tetra-paretico da circa 2 mesi, la terapia durò 17 giorni e l’animale si riprese perfettamente.
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Il cane di una mia cara amica (dalmata di 7 anni) ha da poco perso l’uso di tutto il corpo proprio per questa malattia.
Le hanno consigliato di sopprimerlo ma naturalmente non ha intenzione di farlo finchè non sarà certa che non c’è proprio nulla da fare….leggendo questo post mi rincuoro e mi domandavo se potesse prenderlo come paziente!
La poliradicoloneurite è una patologia che normalmente ha un esito positivo, per cui sconsiglio sempre la soppressione dell’animale che nel giro di qualche mese normalmente torna alla sua vita di prima.
Sono la padrona di Camilla, il cane che vedete nel video della poliradicoloneurite. Oltre a dire un commosso grazie a Clelia per aver accompagnato Camilla fuori da questo assurdo tunnel, vorrei incoraggiare chi si trova ad avere un atletico e vitale cane che nell’arco di due giorni diventa un peso morto, incapace anche solo di alzare la testa: non lo sopprimete! Provate a contattare un neurologo e scrivete a Clelia: ha conosciuto molti casi e saprà indirizzarvi verso la scelta più opportuna. Il percorso per uscire dalla malattia è accidentato, ma se ne esce. Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare veterinari competenti e determinati e dopo 4 mesi Camilla ha ripreso a fare i primi passi. Oggi sta bene, ha ripreso la sua vita normale! Ed io ringrazio Clelia che ci ha creduto anche per noi. Daniela
Bene. A questo punto piango anch’io. Grazie Daniela, siete delle persone fantastiche!
Salve, al mio cane da circa due settimane è stato diagnosticata questa malattia. È un mese che lo vedo degenerare sempre di più.. Lo stiamo accudendo come un bambino.. Cerchiamo di stimolarlo in tutti i modi.. Volevo sapere se c’è qualcosa per aiutarlo..
Ho visto solo ora il suo messaggio. In genere la Poliradicolo Neurite è autolimitante e dopo un primo aggravamento (in genere avviene in una decina di giorni) l’animale comincia a migliorare gradualmente. In ogni caso se avete bisogno contattatemi pure telefonicamente.